Articolo tratto da ilcorrieredisicilia.it
– da intervista di Lucia Cava a Enza Mineo, Scrittrice palermitana.
La silloge poetica “Della terra al cielo e di quanti essi contengono”. Questo è il libro di Enza Mineo, pseudonimo di Provvidenza Piscitello, edito da LFA Publisher. In queste poesie l’autrice affronta temi importanti che riguardano gli affetti, la famiglia, le relazioni, i sentimenti, le paure, le sofferenze. Lo fa attraverso una poetica tagliente, che fraziona il cuore come se stesse eseguendo un’operazione chirurgica.
Enza Mineo ha 67 anni ed è palermitana. Ormai in pensione è moglie, mamma nonna a tempo pieno. Scrive da sempre ma solo da un paio d’anni ha deciso di pubblicare i suoi versi. Nascono così le raccolte antologiche “Versi diversi, sentimenti” e “Il cuore e le sue parole: racconti e poesie” (dove pubblica insieme ad altri poeti ed autori) edite da Atile edizioni e la sua silloge, edita da LFA publicher “Della terra, del cielo e di quanto essi contengono”, il cui ricavato andrà in beneficenza alla Comunità speranza e carità” di Biagio Conte. All’opera benefica ha partecipato anche la pittrice Giuseppina Insinga che, a titolo gratuito, ha permesso di utilizzare per la copertina della silloge, il suo straordinario olio su tela intitolato “Castel di Tusa” dal nome del paesino che ritrae e suoi versi, che l’autrice definisce: “il suo luogo del cuore”. La Insinga è un diamante grezzo di inestimabile valore che, dal paese di Mistretta dove vive, con i suoi lavori irradia arte e bellezza a beneficio proprio del territorio in cui vive. Il libro è dedicato ai suoi quattro nipotini che l’autrice definisce “la mia vita e il mio orgoglio.”
Il titolo della silloge “Della terra, del cielo e di quanto essi contengono”, preso da una poesia della scrittrice, spiega l’intento della raccolta quello, cioè, di parlare dell’uomo a 360°: della sua vita sociale ed interiore, dei suoi sentimenti, delle sue passioni, del suo rapporto con Dio e con la natura.
Tre sono le domande che più frequentemente mi vengono rivolte – spiega la Mineo – com’è nata in me la passione per la poesia, di cosa parla la mia poesia e perchè dovrebbe interessare la sua lettura. Nessuna delle risposte è facile da dare: per prima cosa in me è nata la passione per la lettura alla quale sono stata educata da mio padre lettore accanito di tutto quello che trovava scritto. Spaziava dal Decamerone, a Carlo Emilio Gadda, dal libro Cuore a La città di Dio di S. Agostino, dai gialli Mondadori a Don Chisciotte! Dalla passione per la lettura a quella per la scrittura il passo è stato breve, la domanda vera è perchè poesia e non prosa. E’ stata una cosa automatica e non una scelta ragionata dovuta, penso, al bisogno di comunicare densità di significato facendo economia di espressione. La scelta delle parole, dunque, diventa importante perchè avranno il compito di evocare emozioni, sensazioni, riflessioni nell’animo di chi legge, così come improvvisamente, e brevemente,in una buia notte di tempesta, un lampo rischiara il panorama circostante. Io credo che la poesia nasca dall’anima e che il poeta abbia il compito di renderla fruibile a tutti perchè la poesia, così come nasce, potrebbe essere intesa soltanto da chi percepisce il mondo e le sue vicende con il cuore, con l’anima e con la pelle. I miei versi nascono dalle cicatrici che la vita mi ha procurato, dalla mia visione del mondo e le sue tristi vicende, dai sentimenti che ho provato e che provo, dalla mia fede.
Perchè dovrebbero interessare le mie poesie? Risponderò con le parole di Daniel Pennac: “ La vita è strana…Qualcuno ti racconta qualcosa che tu nemmeno sapevi esistesse (…) e, non appena le parole sono state pronunciate, tu scopri tante cose su te stesso”. Io spero, dunque, che la lettura dei miei versi possa spingere il lettore a guardarsi dentro e scoprirsi un po’ di più, proprio perchè, parafrasando Terenzio, siamo esseri umani e non ci è estraneo nulla che appartenga agli altri uomini.
Ultima curiosità sul mio libro: l’introduzione è stata scritta da una persona che mi conosce profondamente! Con grande emozione e commozione vi dico che si tratta mia figlia Roberta, insegnante di lettere al Liceo La Farina di Messina. Spero di essere stata chiara ed esaustiva ma, è risaputo, io preferisco i versi alla prosa!